Il progetto “Climanet – In rete per il clima”, coordinato dalla Federazione Nazionale Legambiente Volontariato, promosso e finanziato con Fondazione per il Sud, vede il coinvolgimento di un gruppo interregionale (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia), per la Calabria la struttura capofila è il Circolo Legambiente di Petilia Policastro.
Il progetto parte dalla distinzione tra le azioni “passive”, quelle cioè che i cittadini sono chiamati a realizzare in forza di un obbligo di legge (es. raccolta differenziata), e quelle “attive”, legate cioè a reali motivazioni ambientali. Il progetto intende sviluppare una strategia diretta di coinvolgimento dei soggetti beneficiari trasformandoli da spettatori a protagonisti informati e consapevoli del cambiamento.
La realizzazione dell’intero progetto si tradurrà in un aumento delle azioni “attive” sopracitate grazie al ruolo attivo del volontariato ambientale, allo spirito di emulazione. Sarà in primo luogo condotta una campagna di coinvolgimento/reclutamento di nuovi volontari in tutte le regioni coinvolte – principalmente under 35 – che si impegneranno formalmente a porre in essere azioni (possibili in diversi ambiti) per la riduzione della loro impronta ecologica.
Il progetto si concretizza con le seguenti azioni:
- attivazione di sportelli informativi dove gli “operatori”, n.20 per ogni struttura, per complessivi n.120 operatori in tutte le sei regioni coinvolte, provvederanno alla divulgazione del questionario di sottoscrizione con le 30 azioni (consigli) suggerite da Climanet. Un’azione per la costruzione di comunità composte da singoli che a loro volta si impegneranno a sottoscrivere in azioni concrete per l’abbattimento di emissioni di gas clima alteranti. A ciascuna azione sottoscritta dei singoli corrisponderà una quantificazione di emissioni di gas clima alteranti abbattute e, cosa fondamentale, una quantificazione del conseguente risparmio economico.
- organizzazione di campi di volontariato di una settimana in cui le collettività si prenderanno cura dei luoghi in cui insistono. Una volta consolidate, le “comunità consapevoli” svilupperanno iniziative pubbliche con l’obiettivo di ottenere un ulteriore effetto moltiplicatore. Le varie comunità regionali promuoveranno iniziative legate ai micro temi che ritengono prioritari all’interno del macro tema dei cambiamenti climatici.