Il Circolo Legambiente “Valle Tacina” invita, lunedì 2 agosto alle ore 17:00, cittadini, associazioni, all’iniziativa lungo la cosiddetta “passeggiata”, dedicata al compianto Professore Salvatore Cimino, Sindaco di Petilia Policastro dal 1965 al 1975, deturpata da una miriade di rifiuti, si presenta in uno stato di estremo degrado. Un “percorso salute” frequentato da un numero crescente di persone, che potrebbe essere attrezzato per lo sport, il tempo libero. Il locale Liceo Scientifico sta portando avanti il progetto: “Una Scuola Ecosostenibile per una Comunità Ecosostenibile – Percorso Salute, della Legalità, delle Piante officinali”. La nostra associazione fornirà il supporto tecnico. L’appuntamento: Parco della Castagnella dietro manche Petilia Policastro
A Cropani Marina, il 17 luglio, l’iniziativa è stata organizzata da Legambiente Calabria e il Conai, con il supporto del Circolo Legambiente Valle Tacina e la partecipazione dell’associazione Eutenia. Il Direttore di Legambiente Calabria Caterina Cristofaro ha consegnato al Consigliere Comunale Salvatore Loccisano, Comune di Cropani, l’attestato di partecipazione.
La provincia di Crotone racchiude, in pochi chilometri quadrati, uno straordinario patrimonio naturalistico, paesaggistico, che spazia dall’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto al Parco Nazionale della Sila, che comprende il lungo corridoio ecologico rappresentato dai sistemi fluviali del Tacina – Neto e gli ambienti collinari – calanchivi del marchesato crotonese. Una ricchezza ambientale, non del tutto conosciuta e valorizzata. L’associazione Calanchi del Marchesato, insieme al Circolo Legambiente Valle Tacina e alla sezione di Italia Nostra – Casabona e Valle del Neto, hanno avviato proposte di tutela e valorizzazione, che vanno dai monti della Sila al mar Ionio, di emergenze naturalistiche come Valle Niffi, nel comune di Roccabernarda, i diapiri salini dell’alto crotonese, i calanchi del marchesato.
Escursione, domenica 21 febbraio 2021, agli “Stagni sotto Timpone S.Francesco”, è un Sito di Interesse Comunitario – IT9320046 Il sito Timpone S. Francesco si caratterizza per la presenza di un paesaggio con forme di erosione di tipo calanchivo, ricade nella proposta di “Parco dei Calanchi”. Gli stagni, sono di origine artificiale realizzati a fini irrigui nel settore agricolo, con il tempo sono andati incontro a un processo di rinaturalizzazione. Il sito è situato in un ambiente collinare a morfologia da ondulata a moderatamente acclive, il cui substrato è costituito da sedimenti argilloso limosi del Pliocene, le “argille di Cutro”.
Legambiente “Valle
Tacina”, per 2021, propone un
programma di attività legate alla campagna nazionale: “Walk, Watch
& Clean“, l’iniziativa lanciata da Legambiente per “riprenderci
la bellezza dei nostri territori, liberandoli dal degrado e dai rifiuti”.
Una serie di uscite domenicali, essenzialmente, nella valle del fiume Tacita,
nel rispetto delle misure anti Covid, che possano consentire una passeggiata
(Walk), per osservare (Watch), ri-scoprire luoghi, e liberarli da eventuali
rifiuti abbandonati (Clean), un gesto che possa diventare “virale”,
coinvolgendo cittadini e associazioni.
Ambienti compromessi ma ancora
ricchi di natura, storia locale, ideali per ri-scoprire il territorio. L’idea è
quella di percorrere sia vecchi sentieri, mulattiere, come i percorsi della
transumanza, che consentivano alle greggi, di poter raggiungere i verdi pascoli
silani, sia di individuare nuovi tracciati legati ad alcuni importanti aspetti
storici della comunità petilina, del marchesato crotonese, alle testimonianze
di una millenaria civiltà contadina. Valorizzare tracciati esistenti, dismessi,
come la ex ferrovia Crotone – Petilia Policastro. Il tracciato ex ferroviario,
insieme ad antichi tratturi, potrebbe dar luogo ad una importante “greenway”,
una “via verde”, che per il notevole valore ambientale dei territori
attraversati, potrebbe rappresentare una grande opportunità nel settore del
tempo libero e del turismo rurale. Un lungo il corridoio ecologico, costituito
dal sistema fluviale del Tacina, ZPS – Zona di Protezione
Speciale – “Marchesato e Fiume Neto”, che collega due importanti aree
protette: Il Parco Nazionale della Sila e l’Area Marina Protetta di Capo
Rizzuto. Emergenze ambientali come la “selvaggia” valle Niffi, nel
territorio di Roccabernarda, in parte risparmiata dall’antropizzazione.
L’interessante area calanchiva dal
punto di vista geomorfologico-paesaggistico che ricade nel territorio di -Cutro
e Roccabernarda. Solo alcune delle
possibili mete.
Proporre, “custodire”, una serie di sentieri anche come strumento di controllo e tutela dell’ambiente, al fine di rafforzare il rapporto sinergico tra l’escursionismo e la tutela della qualità ambientale. Una forma di escursionismo lontana dalla pratica sportiva, per una “mobilità dolce”, a piedi, in bicicletta, che possa legare alla valenza di un’attività all’aria aperta, un benessere psicofisico. Un’attività per tutti, un movimento con tempi a misura d’uomo. Coniugare l’osservazione del territorio naturale, la conoscenza, la riscoperta di luoghi familiari, con un’azione di risanamento, pulizia.
Sila Pulita, giornata ecologica, 13 settembre 2020, in loc . Trepidò, nel Comune di Cotronei (KR), organizzata dall’associazione “Vivi Trepidò”, con la partecipazione delle associazioni: “Svolta la Carta” di Cotronei e del Circolo Legambiente “Valle Tacina” di Petilia Policastro
Il Movimento Calanchi del Marchesato, nel tardo pomeriggio di venerdì 10 luglio, , nella splendida location del convento di San Francesco di Paola, nel Comune di Roccabernarda, ha realizzato un incontro per discutere dell’idea di discarica nel Comune di Roccabernarda, a pochi chilometri dall’abitato di Cutro. Presente l’amministrazione comunale di Roccabernarda, il comitato di Cutro, coordinato dall’avvocato Domenico Colosimo, associazioni, tra cui il Circolo Legambiente Valle Tacina. Nel corso dell’incontro è stato definito un percorso d’azione, che non si limita a contrastare una eventuale decisione regionale, ma di proporre, nella stessa area, un’attività di tutela dello straordinario patrimonio ambientale dei calanchi, un possibile parco regionale e/o la proposta di un geosito per l’elevata qualità geologica, paesaggistica, geostratigrafica. Una formazione, dove prevale la componente argillosa, della stessa età dei calanchi di Vrica (Crotone), di importante internazionale, una Commissione Internazionale ha individuato il passaggio Pliocene-Pleistocene, circa 1,8 milioni di anni fa.
Il Comitato, nei prossimi giorni, incontrerà i Sindaci del territorio, si chiederà ai Consigli Comunali di pronunciarsi contro la discarica. Dal 10 al 13 agosto, data da definire, è previsto un incontro pubblico a Roccabernarda, con la presenza del Presidente regionale di Legambiente Anna Parretta. Il 29 agosto è prevista una articolata manifestazione, con la presentazione, da parte della commissione tecnico-scientifica, del progetto di tutela dei calanchi.
Tutte le altre realtà del territorio, cittadini, associazione, sono invitate ad unirsi al Movimento Calanchi del Marchesato.
Il Circolo Legambiente Valle Tacina nel 2021 ha monitorato un tratto della “Spiaggia dei Gigli” in loc. Sovereto di Isola Capo Rizzuto (KR)
CENSITI 654 RIFIUTI OGNI CENTO METRI DI SPIAGGIA
IL CIRCOLO LEGAMBIENTE VALLE TACINA NEL 2020 HA MONITORATO LA FOCE DEL CROCCHIO E LA FOCE DEL TACINA
Dai contenitori per bevande e alimenti
ai guanti e alle mascherine usa e getta, l’80% dei rifiuti rinvenuti è di
plastica. Sul bilancio pesano anche l’incuria dei fumatori, l’abbandono di materiale
da costruzione e la cattiva depurazione. La top ten degli oggetti ritrovati in
13 regioni.
Legambiente: “L’Italia recepisca al più presto la direttiva UE sulla plastica monouso e non proroghi più la plastic tax. Il Senato approvi subito legge SalvaMare, bloccata da oltre un anno”
Rifiuti a ogni passo: 654 quelli rinvenuti, in media, ogni cento metri percorsi lungo le spiagge monitorate da Legambiente. È il bilancio tutt’altro che incoraggiante dell’indagine Beach Litter 2020, condotta dai Circoli di Legambiente, realizzata grazie al contributo di E.ON e Novamont e raccontata da Goletta Verde, la campagna estiva dell’associazione ambientalista in difesa del mare e delle coste italiane. Dagli intramontabili mozziconi di sigaretta a contenitori per bevande e alimenti e stoviglie in plastica usa e getta, dal materiale da costruzione ai “nuovi arrivati” come guanti e mascherine, i cumuli di spazzatura trovati sono frutto d’incuria, maleducazione, mancata depurazione, cattiva gestione dei rifiuti sulla terraferma che, attraverso corsi d’acqua e scarichi, arrivano in mare e sui litorali.
43 le spiagge monitorate in 13 regioni italiane per un totale di 28.137rifiuti censiti in un’area di 189 mila metri quadri: all’opera i volontari di Legambiente, protagonisti della prima attività associativa in presenza organizzata nel post-lockdown. Su circa la metà delle spiagge campionate, la percentuale di plastica eguaglia o supera il 90% del totale dei rifiuti, mentre in una spiaggia su tre sono stati rinvenuti guanti, mascherine e altri oggetti riconducibili all’emergenza sanitaria. Sebbene il numero di rifiuti rilevati sia in lieve calo rispetto allo scorso anno – complice il sostanziale stop di ogni attività durante il lockdown – il Covid-19 rischia di rendere meno efficaci i passi avanti fatti proprio nella riduzione della plastica e dell’usa e getta.
Iniziata nel 2014
sulle spiagge del Mediterraneo, l’indagine Beach Litter di Legambiente
rappresenta una delle più grandi esperienze di citizen science a
livello internazionale. Il protocollo utilizzato è sviluppato nell’ambito
dell’iniziativa Marine Litter Watch dell’Agenzia Europea
dell’Ambiente, cui diverse associazioni comunicano i dati raccolti, con
l’obiettivo di creare uno dei più ampi database sui rifiuti spiaggiati
costruiti dai volontari a livello europeo.
Nel 2020 sono state monitorate una spiaggia in Basilicata; due spiagge in Calabria; dieci in Campania; due in Emilia-Romagna; due in Friuli Venezia Giulia; tre nel Lazio; una in Liguria; una nelle Marche; cinque in Puglia; otto in Sardegna; quattro in Sicilia; tre in Veneto; una in Umbria (sul lago Trasimeno).